
Carciofo Spinoso di Sardegna: l’ortaggio dal cuore tenero a casa tua!
Eccolo con le sue spine e i suoi 90 cm di altezza: è il Carciofo Spinoso di Sardegna prodotto D.O.P. (Denominazione di origine protetta) che hai trovato nella #babacobox.
Pungente e duro da digerire? No, l’abito non fa il monaco e questo ortaggio dal cuore tenero si mangia davvero tutto. È la prima cosa che ci ha detto Angelo, dell’Azienda Agricola Angelo Sciola, quando l’abbiamo sentito al telefono.
Ci ha raccontato della sua piccola azienda e delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria, ma soprattutto ci ha trasmesso la passione per un ortaggio che è anche patrimonio culturale dell’isola.
L’azienda Agricola Angelo Sciola è nata, ufficialmente, nel 2017 ma dietro c’è un’esperienza che si tramanda di padre in figlio.
Nel 1954 nonno Angelino ha iniziato a coltivare questa varietà di carciofo, passione che ha trasferito al figlio Enrico fino al 2016. Oggi, Angelo e Alessandro, i figli di Enrico portano avanti la tradizione con la supervisione del padre e preservano il Carciofo Spinoso di Sardegna, perché questo ortaggio ha bisogno di moltissime cure.
Nonostante l’apparenza pungente, infatti, è molto delicato: la raccolta viene fatta a mano per evitare che le piante vengano danneggiate e vengono trasportati a spalla. Nella foto vedete Alessandro dell’Azienda Agricola Angelo Sciola.
Perché è fuori dall’ordinario?
Per il suo gusto intenso e dolce e per la consistenza tenera e croccante. L’equilibrio tra amarognolo e dolciastro ti lascerà senza parole, ma non possiamo descrivere tutto, questa settimana potrai sperimentare di persona!
L’azienda agricola Angelo Sciola lo consiglia in accoppiata con un buon calice di Cannonau sardo.
Dopo averlo pulito con cura potrai anche gustarlo crudo con un filo di olio extra vergine di oliva, sale e pepe nero. Tocco finale è la bottarga di muggine grattugiata.
Delicato nella raccolta e delicato nella conservazione: ti servirà un luogo fresco e asciutto, il frigorifero andrà bene ma solo per qualche giorno.
Perché è nella #babacobox?
Perché l’emergenza sanitaria ha messo a dura prova i campi in produzione.
Ogni anno il comune di Villasor organizza la festa del carciofo, un’occasione per gustare e far conoscere questa prelibatezza a tutti. Purtroppo quest’anno la festa è stata annullata e, nonostante gli agricoltori abbiano lanciato un’iniziativa su Instagram per condividere online piatti e proprietà della tradizione sorrese, grandi quantità di questo ortaggio rischiavano di essere sprecate ecco perché li hai trovati nella #babacobox di questa settimana.
Angelo e Alessandro inoltre non si sono persi d’animo e hanno trasformato il carciofo in creme e sottaceti. In questo modo niente del raccolto è andato sprecato e noi siamo felicissimi 🙂
Una storia così merita di essere raccontata!
Questo carciofo era conosciuto addirittura dai Fenici. Te l’avevamo detto che si trattava di un patrimonio culturale di tutto rispetto!
Pensa che nell’Ottocento gli agricoltori pagavano delle “tasse di assicurazione” per la sorveglianza dei campi di carciofo.
Ormai è a casa tua, quindi non devi preoccuparti di sorvegliarlo ma di cucinarlo nel modo giusto. Ti consiglieremo delle ricette nei prossimi giorni!